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le fortificazioni antiche di messina

La cinta muraria a difesa della città di Messina era presente già dal 1200. Nel 1535 l’imperarore Carlo V d’Asburgo ne ordinò una radicale ristrutturazione facendo costruire fortificazioni ancora più robuste al fine di proteggere la città da eventuali attacchi provenienti dal mare.
Il nuovo imponente sistema di difesa, progettato principalmente dall’architetto Ferramolino da Bergamo coadiuvato dallo scienziato messinese Francesco Maurolico, fu realizzato nel corso di due anni, dal 1536 al 1538, e rafforzato mediante l’ausilio di bastioni e fossati; in seguito furono realizzati i forti denominati Gonzaga – 1540 – e Castellaccio – 1547 – (per controllare il versante collinare della città), il San Salvatore – 1546 – e la Real Cittadella – 1679 – (a protezione del porto, nella zona Falcata).

Le mura cinquecentesche, insieme alle fortezze, sono rimaste in uso fino alla metà del 1800; un primo parziale smantellamento fu effettuato ad opera del governo borbonico intorno al 1850; tre anni dopo furono demolite le due pricipali porte di accesso alla città. Tutto ciò si spiega con le esigenze di sviluppo che aveva la città a quel tempo.
Allo stato attuale, nonostante due terremoti disastrosi (1783 e 1908), la conseguente ristrutturazione della città, l’incuria e il degrado, ancora esistono (ma sarebbe più appropriato dire resistono) numerose porzioni delle mura; da notare come in alcuni punti esse siano state perfino integrate all’interno di cortili di complessi edilizi privati, mentre potevano benissimo essere valorizzate in altro modo!!!

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